Walter RESENTERA
1907–1995, Italy

Name Walter RESENTERA
Birth 1907, 9/2, Italy
Died 1995

Walter Resentera

Quarto dei sei figli di Ernesto Quintino e Olga Scopel, Walter Resentera, nacque a Seren del Grappa (Bl), il 9 febbraio 1907. Il padre – figlio di Casimiro, segretario comunale nel paese d'origine (Lamon), e di Francesca Facen – continuò ad operare nella pubblica amministrazione. Trasferitasi a Pedavena, la famiglia entrò in amicizia con quella di Giovanni Luciani, titolare della fabbrica di birra "Pedavena", ora di proprietà della "Castello" di Udine.
Diplomatosi svogliatamente ragioniere a Padova, Walter, che aveva manifestato fin da giovanissimo una spiccata propensione per il disegno e la pittura, dopo il servizio militare a Verona, andò a Milano con il proposito di avvicinare Marcello Dudovich, il grande cartellonista, e di vivere di pittura. Per qualche tempo invece dovette fare la fame e ingegnarsi a trovare qualche saltuaria commissione per sopravvivere e per mettere in luce le sue doti, nel contempo frequentando il "Savini" e il "Bagutta", ritrovi classici degli artisti.
Conosciuto Dudovich, ottenne finalmente di lavorare per lui e col tempo riuscì a imporre il proprio talento nel difficile mondo dei manifesti pubblicitari e dell'illustrazione. Lavorò per Valentino Bompiani, che gli fu buon amico, per l'"Illustrazione Italiana", "La Lettura" e altre riviste, e vinse vari concorsi per la cartellonistica di regime. Nel 1935 sposò Adriana, figlia di Dudovich (foto a sinistra). Entrato nel sodalizio del "Bagutta" (nella foto a destra il menù della cena di benvenuto), era divenuto amico, tra gli altri, di pittori quali Bucci, Vellani Marchi, Novello, Funi, Palazzi, dei cartellonisti Mondaini e Sinòpico, nonché degli scrittori Bacchelli, Rocca, Montale, Gadda, Monelli, Zavattini. Negli anni Trenta la sua produzione fu coronata da successo, in quanto, nella evidente adesione al fascismo, Resentera mostrava di essere in grado d'interpretare con autonomia di stile lo spirito "romano" dell'epoca. Per questo si guadagnò la stima di artisti quali Duilio Cambellotti, Arturo Martini, Enrico Sacchetti (vedi sopra a destra il ritratto che gli fece) e del giornalista Ugo Ojetti.
Altro settore della produzione artistica di Walter Resentera fu la pittura murale, ad affresco, tempera, mosaico. A parte quelli dei palazzi privati, vanno segnalati i cicli del Ministero dell'Aeronautica a Roma in collaborazione con Dudovich, del palazzo della "Rinascente" e dell'aeroporto "Forlanini" a Milano, le leggende dei Monti Pallidi nella birreria di Pedavena, la volta delle centrali di Sovèrzene e Somplago, nonché l'affresco nella sede dell'"Associa-zione Imprese Edili di Milano" e i vasti mosaici a Taranto - Massafra e Rho.
Come i pittori del passato, Walter Resentera preferiva il lavoro su commissione. Qui infatti la scommessa sta nel trovare il punto di equilibrio tra i desideri del committente e la libertà compositiva e realizzativa dell'artista. Alla pittura di cavalletto dunque egli si dedicò quasi per ripiego e sempre di più nell'ultima fase della vita, mostrando comunque una particolare abilità nel ritratto.
Per naturale ritrosia, ma soprattutto per un'idea aristocratica dell'arte Walter Resentera non si è mai curato del mercato e dell'effimero successo ottenuto intruppandosi in scuole e movimenti; ha perciò esposto il meno possibile (Milano, Monza, Pisa, Verona, Treviso, Feltre), e solo dalla metà degli anni Sessanta, allorché andò ad abitare a Monza. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Liana Bortolon, Anselmo Bucci, Ugo Fasolo, Silvio Guarnieri, Gino Meneghel, Giorgio Torelli.
Sul finire degli anni Settanta, sentendosi ormai spaesato nel mondo milanese e dovendo pur sempre vivere di pittura, si trasferì a Treviso, illudendosi di poter contare sull'esclusivo mondo culturale di Mazzotti e soci. Dopo la morte della moglie (1991) il crollo psicofisico obbligò un nipote a prenderlo in carico e a portarlo con sé a Schio; e a Schio si spense il 28 luglio 1995. È sepolto a Seren nella tomba di famiglia.

Source: http://www.resentera.it/walter/vita.htm